
Rinnovata, fino al 31 dicembre 2025, la convenzione tra i Comuni del Distretto Ovest dell’Ulss 8 e la stessa Ulss per la gestione del Servizio di Protezione e Tutela del Minore (SPTM), ma con alcune importanti novità.
Viene innanzitutto rafforzato il sistema mutualistico che sta alla base della convenzione. Con il rinnovo, infatti, finiscono nella “cassa comune” i contributi per le spese sostenute per l’inserimento di minori in comunità di accoglienza a carattere residenziale che la Regione eroga soltanto a favore dei Comuni al di sotto dei 20.000 abitanti. Queste somme, d’ora in poi, potranno essere utilizzate in ambito di distretto per la gestione delle attività connesse alla convenzione.
“È una questione di buon senso – spiega il sindaco di San Pietro Mussolino, Gabriele Tasso, che assieme ad altri primi cittadini del Distretto ha fatto parte del team che ha collaborato con l’Ulss per il rinnovo la convenzione -, perché se tutti i Comuni devono contribuire alle spese è giusto che tutti i Comuni possano beneficiare dei rimborsi, con l’obiettivo condiviso di dare risposte alle emergenze legate alla tutela dei minori che risiedono nel nostro territorio”.
Un’altra novità sta nell’obbligo, da parte del Servizio di Protezione e Tutela del Minore dell’Ulss, di inviare annualmente ai Comuni una relazione sull’attività svolta, in ottemperanza all’obbligo di vigilanza che sta in capo ai sindaci.
“Il rinnovo di questa convenzione – afferma il presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto Ovest dell’Ulss 8 e sindaco di Montebello Vicentino, Dino Magnabosco – è un importante atto a favore della tutela e della presa in carico di minori in condizione di particolare e grave disagio e disadattamento che può sfociare o è già sfociata in un danno effettivo alla loro salute psico-fisica”.
«Questo rinnovo – sottolinea il dott. Giampaolo Stopazzolo, direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica – è il risultato dell’ottimo lavoro svolto insieme ai Comuni, che lungo tutto il percorso di definizione del documento hanno dimostrato una grande unità d’intenti».
La convenzione definisce le diverse competenze. All’Ulss8 spettano i seguenti compiti, i cui costi vengono sostenuti dal fondo sanitario:
● Protezione del minore in stato di abbandono e tutela della sua crescita: indagine psicodiagnostica sulla famiglia;
● Interventi di prevenzione, assistenza e recupero psicoterapeutico dei minori vittime di abusi (compreso il trattamento medico e psicologico del minore e della sua famiglia e interventi di collegamento con i servizi sociali e le comunità educative o familiari);
● Prestazioni socio-riabilitative a sostegno dei minori affetti da disturbi comportamentali e/o patologie di interesse neuropsichiatrico in regime residenziale e semiresidenziale.
AI Comuni spetta invece sostenere i costi dei seguenti interventi, delegati all’Ulss:
● Protezione del minore in stato di abbandono e tutela della sua crescita: indagine sociale sulla famiglia, prestazioni di supporto sociale ed economico alle famiglie, di supporto educativo territoriale ai minori;
● Interventi sociali per minori soggetti a provvedimenti penali, civili, amministrativi compresi gli interventi di assistenza ed accoglienza in comunità;
● Accoglienza in comunità o affido familiare dei minori.
Contestualmente, i Comuni hanno rinnovato, sempre fino al 31 dicembre 2025, anche la convenzione con l’Ulss 8 per la gestione del Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare (CASF), anch’esso finanziato dai trasferimenti comunali e da eventuali contributi concessi dalla Regione Veneto o da altri Enti Pubblici. Il Centro ha il compito di promuovere e gestire l’affido familiare in collaborazione con gli operatori del SPTM che hanno in carico la situazione del minore.