
“Intitoleremo un luogo del nostro paese a Pierantonio Costa, per onorare la sua memoria e perché il suo insegnamento venga tramandato di generazione in generazione”: è l’annuncio del sindaco di Montebello Vicentino, Dino Magnabosco, dopo la scomparsa dell’ex console della Repubblica Italiana a Kigali, in Ruanda, definito il Perlasca o lo Schindler d’Africa per aver salvato duemila persone, soprattutto bambini, all’epoca del genocidio nel paese africano.
Costa, il cui padre Pietro Giuseppe era originario di Montebello, ha scelto come luogo per la propria sepoltura, dopo la cremazione, la tomba di famiglia nel cimitero del paese vicentino, ove il feretro è giunto nei giorni scorsi accolto dal sindaco, che ha partecipato anche alla cerimonia funebre in Cattedrale a Vicenza.
“Nei prossimi giorni assieme alla Giunta decideremo quali iniziative intraprendere per dedicare un luogo o un edificio pubblico alla sua memoria – afferma il sindaco -: un Giusto del nostro tempo che ha radici nel nostro paese e che nel nostro paese ha voluto tornare per il suo ultimo viaggio”.