Anche Greenpeace attesta che l’acqua erogata a Montebello Vicentino è assolutamente potabile. L’organizzazione ambientalista ha reso noti i dati della campagna di prelievi eseguiti in aprile in 18 scuole primarie venete per verificare la presenza di PFAS.
Ebbene, è emerso che l’acqua prelevata alla scuola Cederle non solo, come si sapeva, rispetta i limiti indicati dall’Istituto Superiore della Sanità e adottati dalla Regione del Veneto, ma è addirittura al di sotto dei ben più restrittivi limiti in vigore in Svezia (90 ng/l) e negli Stati Uniti (70 ng/l).
Il contenuto totale di PFAS registrato nei campioni prelevati alla Cederle è infatti risultato essere di 65,52 ng/l.
“È una nuova e qualificata dimostrazione – sottolinea il sindaco Dino Magnabosco – che l’acqua erogata a scuola e in tutte le nostre abitazioni dal gestore Medio Chiampo è assolutamente sicura e quindi potabile. Fortunatamente Montebello è sempre rimasto fuori dall’area rossa, ma in accordo con l’ente gestore abbiamo sempre tenuta monitorata la situazione e continueremo a farlo”.
“Tutte le analisi eseguite per noi dall’Arpav – conferma il presidente di Medio Chiampo Giuseppe Castaman – non hanno mai messo in dubbio la qualità dell’acqua e sono state confermate da ulteriori analisi compiute su iniziativa nostra e del Comune dal laboratorio esterno di Acque Veronesi proprio in concomitanza con la campagna di Greenpeace”.