Un grandissimo esempio di forza, tenacia e di attaccamento a ciò che di più prezioso abbiamo, la vita.
Questa è Giorgia Benusiglio, la giovane che incontra studenti di tutta Italia per raccontare loro la sua drammatica vicenda e cioè di quando, a 17 anni, fu sul punto di morire dopo aver assunto mezza pasticca di ecstasy.
Rimasta viva dopo un trapianto di fegato dagli esiti pressoché miracolosi, da allora Giorgia è costretta a convivere con i farmaci, che da un lato le salvano la vita e dall’altro la indeboliscono. Il suo però è un viaggio instancabile, per incontrare il maggior numero di giovani, come ha fatto venerdì scorso al palazzetto dello sport dove si sono riuniti per ascoltarla gli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Montebello, Montorso e Gambellara, evento organizzato dall’Assessorato al Sociale e dal Comitato Genitori Montebello.
“Non cedete alla droga, neanche un’unica volta, perché le conseguenze possono essere terribili, come è successo a me”: è questo il messaggio di Giorgia, trasmesso in serata anche ai genitori e ai cittadini. Un monito che vuole essere però anche un messaggio di speranza, perché la vita è la cosa più bella che ci sia e va difesa con tutte le nostre forze.