Come migliorare i rapporti interpersonali attraverso l’empatia: dipendenti comunali “studenti” al corso sulla comunicazione inclusiva

Una comunicazione inclusiva per migliorare il rapporto tra colleghi di lavoro e, di conseguenza, il modo di porsi con i cittadini. È questa la chiave proposta dal corso di formazione online di 32 ore sul benessere organizzativo cui hanno partecipato sette dipendenti del Comune di Montebello Vicentino assieme a tre dipendenti del Comune padovano di Lozzo Atestino e una dipendente del Comune di Crespadoro.

Finanziato dai fondi europei PON e organizzato dal CUOA di Altavilla, il corso è stato tenuto da Sara Cricenti e Fabio Iseppato della società “Innova”, che a conclusione del percorso formativo hanno incontrato i partecipanti in Municipio a Montebello, per consegnare loro il manifesto e i segnalibro della comunicazione inclusiva.

“All’inizio del corso – spiega la segretaria comunale reggente Laura Zoia – ci siamo confrontati sui nostri bisogni e sul nostro modo di porsi verso l’altro. Attraverso l’apprendimento di tecniche comunicative e con l’accrescimento delle capacità di ascolto, abbiamo poi sviluppato il concetto di empatia, che è fondamentale per comprendere che ogni persona ha una propria sfera privata che condiziona il suo atteggiamento. È dunque importante riuscire a calarsi in quella persona per contestualizzare e capire ciò che sta dicendo. È in tal modo che si esprime l’empatia, che è la chiave per porsi in un atteggiamento di ascolto e appianare eventuali dissidi. Ci poniamo verso il nostro interlocutore senza aspettative e senza pregiudizi, con un ascolto empatico”.

Il corso, quindi, mirava a migliorare il clima interpersonale negli uffici comunali e tra i dipendenti comunali e il pubblico/cittadini.

“Ritengo sia importante sviluppare queste buone pratiche – commenta il sindaco Dino Magnabosco, presente all’incontro conclusivo – perché un clima sereno consente di migliorare le prestazioni lavorative e di stabilire un contatto più diretto con i cittadini”.

Ma quali sono i 7 perché della comunicazione inclusiva? Ecco come li hanno declinati le partecipanti alla formazione:

  1. Per comprendere se stessi: distinguere tra ciò che sentiamo e come pensiamo che gli altri reagiscano o si comportino verso di noi. Ascolto ciò che provo.
  2. Per comprendere gli altri: osservare oggettivamente i fatti che caratterizzano una determinata situazione. Sospendo il (pre)giudizio.
  3. Per creare valore: riconoscere i bisogni personali connessi ai sentimenti che sto provando. Esploro nuove soluzioni condivise: il nostro punto di vista diventa Uno.
  4. Per incontrarsi: esprimere con chiarezza e precisione le proprie richieste. Agevolo la nostra cooperazione.
  5. Per accogliere se stessi: percepire in maniera accurata l’informazione emotiva è la chiave per comprendere e gestire i sentimenti. Conosco me stesso.
  6. Per accogliere gli altri: sentire e rispondere alle emozioni dell’altro, per quello che è utile in quel momento. Mi metto nei colori dell’altro.
  7. Per costruire uno spazio sicuro: capire il bisogno dell’altro gettando le basi per un ascolto profondo che porta alla fiducia. Ascolto con il cuore e con la mente.

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