Pressione arteriosa, saturimetria, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, glicemia: saranno questi gli esami a cui i cittadini di Montebello Vicentino potranno sottoporsi gratuitamente sabato 19 agosto dalle 7.30 alle 10.30 nei locali al piano terra del Municipio (Piazza Italia 1).
“La salute e la prevenzione” – così è denominata l’iniziativa – è un’attività di screening che rientra nel progetto “Screening Comunitario Gratuito”, realizzato dalla Marconiana Soccorso odv con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Montebello Vicentino.
“Questa mattinata dedicata alla prevenzione – spiega l’assessore al sociale Mirka Pellizzaro – si inserisce in un progetto più ampio presentato in Regione dalla Marconiana Soccorso odv (il responso sul finanziamento è previsto tra settembre e ottobre) con il partenariato delle Ulss 8 e 7 e con il sostegno della Croce Verde e delle associazioni territoriali. Esso prevede screening a cadenza regolare da svolgersi, oltre che a Montebello, anche nei Comuni di Nogarole Vicentino e Altissimo. Per fare questo, come Comune chiederemo la collaborazione dei medici della medicina di gruppo per eventuali prescrizioni o invio al pronto soccorso in casi di emergenza”.
Lo screening compiuto negli anni 2021/2022 ha coinvolto, nei diversi Comuni aderenti, 1250 cittadini.
“Come associazione – afferma la presidente della Marconiana Soccorso odv, Gabriella Mezzalira – siamo fermamente convinti che la salute sia strettamente correlata alla prevenzione e al costante controllo dello stato di salute della singola persona, e che, conseguentemente, lo stato di salute del singolo incida fortemente sullo stato di salute della comunità. Ed è dunque per questo motivo che vogliamo portare avanti questo servizio, anche incontrando nuove comunità”.
“Siamo molto felici di accogliere a Montebello la prima tappa di questo nuovo percorso – sottolinea il sindaco, Dino Magnabosco –. È un’occasione da non perdere per eseguire un primo e basilare monitoraggio della propria salute perché, lo sappiamo bene, prevenire è meglio che curare”.

